Finalmente un’agevolazione concreta dall’Agenzia delle Entrate: da oggi è possibile utilizzare la telematica per comunicare al Fisco gli accordi di riduzione del canone.

A causa dell’emergenza Covid-19, negli ultimi mesi sono sempre più frequenti gli accordi con i quali il locatore concede al conduttore una riduzione (temporanea o definitiva) del canone di locazione, soprattutto per le locazioni ad uso diverso da abitazione.

La loro registrazione non è obbligatoria ma può essere consigliabile, per evitare che l’Agenzia delle Entrate contesti un reddito dichiarato in misura inferiore a quello che risulta dal contratto registrato.

In caso di registrazione, l’accordo di riduzione del canone non è soggetto né a imposta di bollo  né a imposta di registro, ma finora implicava la redazione dell’accordo in almeno due (di solito tre) copie, la compilazione e sottoscrizione di un modulo (Mod. 69) di richiesta registrazione, la presentazione della richiesta e dell’accordo allo sportello dell’Ufficio Imposta di Registro.

Il 3 luglio l’Agenzia delle Entrate ha annunciato di aver modificato il modello telematico RLI (registrazione delle locazioni immobiliari) in modo da consentirne l’uso anche per gli accordi di modifica del canone, che potranno così essere”notificati” all’Anagrafe Tributaria in maniera più rapida e comoda.

di Edoardo Russo, commercialista