Alberto Manzella

Sono Avvocato Civilista, come mio padre Salvatore. Sono il terzo di tre fratelli, ma l’unico ad avere scelto la toga.

Sono nato a Torino nel marzo del 1967 e quando ho dovuto decidere cosa fare “da grande”, ho scelto il Liceo Classico d’Azeglio e poi la Facoltà di Giurisprudenza dove mi sono laureato. Sono iscritto all’Albo degli Avvocati di Torino dal 1998 e dal 2014 sono nell’Albo del Cassazionisti.

Mi occupo di Diritto Civile e di Formazione ma gli ambiti nei quali mi sento più a mio agio sono quelli della Responsabilità Civile e Professionale, del Diritto delle Assicurazioni e del Risarcimento del Danno. La Responsabilità Civile riguarda ciascuno di noi, anche se non sembra, perché è quella parte del Diritto che si occupa di affrontare (e, se possibile, risolvere) le questioni che ci coinvolgono quando, nella vita privata o professionale, “sbagliamo” qualcosa e, dunque, provochiamo un danno; oppure riteniamo di essere stati vittima di qualcuno che “ha sbagliato” qualcosa e siamo noi a ritenere di aver subito un danno.

In questi casi, assai più frequenti di quanto non si possa pensare, il mio ruolo professionale è quello di colui che deve analizzare le condotte e valutarne la rilevanza dal punto di vista giuridico per poi curare la fase successiva di ripristino dell’equilibrio rappresentata dal risarcimento del danno. Non è mai facile, soprattutto quando la lesione riguarda la sfera “non patrimoniale” della salute, degli affetti, della vita quotidiana sconvolta.

Mi occupo anche di Formazione ed Aggiornamento Professionale e, dal 1997, coordino le attività della Scuola Litubium – Alta Formazione Professionale S.r.l.

Nella mia vita professionale faccio di tutto per applicare l’insegnamento che mi regalò uno dei miei Maestri, il prof. Luciano Celestino quando mi disse che esistono due tipi di avvocato: quelli che quando non sono in grado di dare una risposta si fermano, prendono i libri, leggono, riflettono e studiano e poi ci sono quelli che quando non sono in grado di dare una risposta… telefonano ad un collega per chiedergli “cosa ne pensano.

Di solito, sono quello che riceve le telefonate e, quando capita, sono ben lieto di poter condividere il mio pensiero con il mio interlocutore.  Fare l’avvocato e occuparmi della formazione dei giovani praticanti è il mio lavoro; il resto è dato dalla mia famiglia e dalle passioni che mi accompagnano da sempre e che, a loro modo, si riflettono sul mio stile lavorativo.

Gli Amici, quelli con la “A” maiuscola con i quali sono cresciuto e che da quasi quarant’anni appartengono al mio quotidiano, sono i tasselli su cui si innesta buona parte del mio equilibrio, poi, meno di quanto vorrei, suono la chitarra. Mi piace trafficare con i cavi elettrici, il legno, i tasselli, i motori, i chiodi e, se qualcosa si rompe, la smonto e la riparo (o almeno ci provo…).

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